Premessa
Con questo programma e con la sua attuazione intendiamo affermare quanto la cultura non debba essere elitaria e divisiva, ma accessibile e inclusiva (anche dal punto di vista delle barriere architettoniche) e costituisca un diritto garantito a tutti i livelli. Va sostenuta e promossa la ricca attività cittadina nei settori della cultura con la partecipazione della popolazione e con la valorizzazione delle tradizioni delle comunità che risiedono in città. Le associazioni culturali e ricreative vanno inserite nella programmazione e nella gestione dei progetti transfrontalieri legati all’anno 2025 con Nova Gorica e Gorizia capitale della cultura europea. È necessario incentivare il coordinamento tra gli assessorati alla Cultura e al Turismo, riqualificando l’offerta di entrambi i settori e incrementando la ricettività, con un’attenzione e un vero collegamento rispetto alle commissioni di politiche giovanili e welfare. È necessario favorire il collegamento tra le realtà culturali professionali o volontarie locali e l’associazionismo attraverso l’utilizzo di una piattaforma informatica fruibile dai cittadini all’interno della quale inserire le iniziative o gli eventi organizzati in città (anche mediante la transizione digitale prevista dal PNRR). E anche creare un piano strategico di comunicazione culturale integrata della città. Per favorire la propulsione culturale e turistica di una città davvero speciale, secondo le sue connotazioni di Città Transfrontaliera, Città della Storia e Città Verde, abbiamo pensato di suddividere il programma in campi d’azione, ovvero in aree specifiche d’intervento. Infine si auspica di poter istituire una Case della Cultura, identificando spazi idonei eventualmente da riqualificare.
Aree d’azione
Formazione e Comunicazione

- Per la migliore valorizzazione delle caratteristiche culturali della città vanno sostenute le minoranze etniche e linguistiche presenti in città con l’applicazione puntuale delle leggi di tutela 482/1999 e 38/200. Si prevede l’organizzazione di corsi di formazione artistica, musicale, teatrale; di insegnamento delle lingue del territorio (slovena, tedesca e friulana).
- Si sente la necessità d’istituire una “Casa delle Associazioni” che consenta di mettere le associazioni in rete dotandole di un luogo di ritrovo, di coordinamento e di scambio di idee, con l’ambizione di definire, per tutte le anime di Gorizia, un nuovo senso di appartenenza.
- Creare un ufficio dedicato allo studio dei bandi regionali ed europei per favorire l’accesso non solo all’amministrazione ma anche ai soggetti associativi e/o imprenditoriali locali.
- Istituire la Card turistica di Gorizia: un biglietto unico per tutti i musei della città, sul modello di tante città italiane, che sia bilingue, con sconti per l’accesso a tante strutture, parchi, attività, esercizi commerciali, gite, conferenze ecc. Potrebbe chiamarsi Go-Card! La finalità è anche quella di rafforzare l’Ufficio Turistico e quello di Informazione.
- Ampliare la collaborazione tra mondo lavorativo e realtà universitarie presenti in città; con le altre istituzioni pubbliche e private di formazione e di ricerca presenti nell’ambito del GECT, promuovendo la costituzione di incubatori di idee dedicati ai vari ambiti disciplinari già esistenti e proponendo nuovi corsi di laurea in linea con le richieste del territorio. E promuovere anche corsi post-diploma, coerenti con gli indirizzi scolastici del territorio.
- Implementare l’Università della terza età; valorizzare una Banca del Tempo, a livello istituzionale, per mettere in collegamento persone con difficoltà, e/o anziane, collegandosi con realtà giovanili, per uno scambio generazionale.
- Sostenere il settore del turismo scolastico, cui vanno proposti pacchetti storico-naturalistici, aule didattiche dedicate, allestite con materiali in grado di mostrare i cambiamenti del confine e i luoghi di rilievo del Novecento.
- Ridurre i costi della cultura per i cittadini; coinvolgere e favorire soprattutto scuole e università considerandole tra le prime utenti delle iniziative culturali; coordinare i propri programmi con quelli degli altri enti pubblici, Turismo FVG in primis: promuovere forme innovative per le politiche culturali rispetto ai bacini d’utenza transfrontalieri (zona franca della cultura).
- Riformulare la segnaletica: pensare a un nuovo progetto per una vera ed efficace segnaletica turistica della città e del territorio. Creare delle apposite mappe che restituiscano alla città la sua peculiare stratificazione, storica, morfologica e antropica, volte ad una fruizione semplice e accattivante.
- Incentivare la messa in rete delle nuove attività transfrontaliere e di quelle già esistenti, promuovendo una progettazione organica tra le due città. Particolarmente sentita la necessità di creare di un Cartellone unico degli eventi Gorizia – Nova Gorica in prospettiva GO 2025.
Arte, Musei e Turismo

- Si auspica di poter organizzare un evento di Arte moderna e contemporanea a cadenza annuale.
- Costituzione di un tavolo tecnico TURISMO di coordinamento sotto la regia del Comune, con tutti i locali portatori di interesse in materia (produttori di specialità tipiche, ristoratori, albergatori, istituzioni culturali e associazioni, organizzatori di eventi, commercianti, ecc.) con l’obiettivo di mettere a punto una iniziativa di integrazione e programmazione e un piano di marketing che crei una forte immagine identitaria del territorio e della città, nell’ambito dell’approccio transfrontaliero che ci deve ispirare nel percorso verso l’appuntamento GO 2025 e oltre.
- Sviluppare le infrastrutture turistiche e ricettive rivolte alla valle dell’Isonzo, alle vie del vino e dell’enogastronomia del Collio e del Carso, di cui Gorizia potrebbe diventare centro di riferimento, con particolare attenzione ai prodotti vitivinicoli d’eccellenza (ad es.la Ribolla di Oslavia) e approfondire una comunicazione condivisa nell’area del GECT.
- Riproporre il festival vegetariano, richiesto da molti cittadini, assieme alla valorizzazione di prodotti doc, come ad esempio la Rosa di Gorizia. GUSTI DI FRONTIERA: la principale kermesse cittadina necessita di ritrovare un nuovo equilibrio tra qualità e quantità della proposta. Deve coinvolgere l’intero tessuto commerciale cittadino attualmente in larga parte escluso dai vantaggi della manifestazione.
- CASTELLO: è necessario migliorarne e ristrutturarne l’allestimento interno e gli spazi esterni, con un progetto museale moderno e multimediale che lo renda simbolo indiscutibile della città, dandogli il valore che merita. Ma come per questo luogo sarà importante individuarne altri sottoposti alla tutela e di pregio, garantendo alla città un’adeguata pianificazione e riqualificazione urbanistica in collegamento con l’assessorato all’Urbanistica. S. Chiara in particolare potrebbe diventare un museo civico e ospitare la collezione del Tesoro di Aquileia.
Musica e Residenze

- Istituire una “Casa della Musica” con l’eventuale riapertura dell’Istituto di Musica, mettendo in rete le scuole di musica del territorio come primo passo, ripristinando l’Orchestra Civica di Fiati e/o altre Orchestre, in accordo con le varie realtà musicali con funzioni di coordinamento.
- Andranno individuati appositi spazi per residenze artistiche e teatrali, perché Gorizia, prima di essere Capitale europea della cultura, diventi un effettivo punto di riferimenti nazionale. I teatri del territorio andranno sostenuti nelle loro progettualità, nelle iniziative e negli investimenti: incentivare dunque una buona e ben distribuita programmazione di “Festival” rappresenta una delle priorità. Andrà quindi favorito il loro coordinamento per consentire adeguate sinergie e una progettualità di rete che, collaborando anche con il DAMS, permetta di ridurre le spese integrando i servizi e richiamando al contempo compagnie e allestimenti sempre più importanti.
- Apertura di un Ostello della Gioventù, anche in funzione del cicloturismo e di altre attività.
Spettacolo e Cinema

- Rafforzare il profilo teatrale della città, valorizzando la qualità dell’esistente; creare spazi sociali polivalenti e di fruizione culturale attraverso il ripristino dei numerosi luoghi dedicati, già presenti in città; rilanciare la funzione educativa e sociale dei teatri cittadini, anche attraverso laboratori teatrali e centri estivi basati sull’esperienza del teatro per i più giovani, prestando particolare attenzione all’inserimento di persone provenienti da altre nazioni.
- Individuare uno spazio performativo di piccole e medie dimensioni per favorire una programmazione locale e regionale a favore della ricerca giovanile.
- Incentivare il profilo cinematografico che la città sta assumendo grazie alla presenza di registi di spessore, al corso di laurea magistrale del Dams cinema, alle programmazioni del Kinemax, alla presenza del Premio Amidei, alle proposte di Kinoatelje, attivo in Italia e in Slovenia quale nucleo polivalente per progetti interculturali e transfrontalieri. L’idea è anche quella di sfruttarne le potenzialità di set cinematografico attraverso il circuito FVG Film Commission.
- Favorire i progetti culturali al fine di incrementare l’offerta ricettiva sul territorio comunale, sia di alberghi tradizionali che di strutture ricettive quali i B&B, anche al fine di favorire il recupero edilizio. Rendere accessibili gli spazi ai portatori di disabilità considerando l’abbattimento delle barriere architettoniche un valore aggiunto per incrementare il flusso turistico.
Memoria, Letteratura e Biblioteche

- Creare il MUSEO DIFFUSO DEL ’900 che coinvolga anche i territori limitrofi, il Carso, il Calvario, il Sabotino.
- Istituire una “Casa della Memoria”, dato che uno degli aspetti più drammatici della città è la sua divisione, per cui occorre ricomporre la raccolta delle memorie, anche delle seconde generazioni. La casa della memoria a Gorizia, ove sia possibile, potrebbe utilizzare le case confinarie sia per la raccolta della Memoria sia per l’attività didattica, rigenerandole anche in funzione turistica. Istituire una “Casa della letteratura”: come luogo d’incontro transnazionale, valorizzando i personaggi goriziani e incentivando l’organizzazione di eventi dedicati a letterature nazionali e internazionali. L’obiettivo è quello di fare di Gorizia una capitale della cultura europea partendo dalla nostra particolare situazione confinaria con lo studio di autori sloveni in traduzione e con un impulso allo scambio tra i popoli.
- Valorizzare il festival èStoria, che rappresenta una realtà da mantenere e incentivare.
- Rilanciare e potenziare la Biblioteca Statale Isontina, patrimonio indiscutibile: andrà sempre difesa a tutti i livelli istituzionali. Verificare la possibilità di attivare una rete di biblioteche civiche dislocate nei quartieri della città: va riformulata una politica bibliotecaria civica, con un ruolo più attivo e propositivo, sia nella gestione della biblioteca sia nella promozione della lettura. Prevedere la realizzazione di una “Biblioteca delle donne”. Realizzare quanto previsto dall’art. 19 della legge 38/2001 riguardo lo stabile storico Trgovski dom quale casa delle istituzioni culturali e scientifiche cittadine.
- Istituire, con lo stimolo della nomina di Gorizia a “Città che legge”, una Fiera dell’Editoria.
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