Creare sviluppo e posti di lavoro

È necessario un nuovo Patto per lo Sviluppo dell’Isontino che unisca gli enti locali, la Camera di Commercio, le organizzazioni datoriali e sindacali, al fine di definire le politiche per lo sviluppo economico dell’area isontina: di tale iniziativa l’Amministrazione comunale di Gorizia deve farsi promotrice e portavoce. Gorizia ha bisogno di attirare investimenti che creino lavoro – lavoro di qualità e stabile – e diventare un ambiente favorevole allo sviluppo dell’iniziativa imprenditoriale e di start up. Solo creando lavoro si evita il declino demografico e la fuga dei giovani goriziani. È necessario creare ambienti di co-working nel contesto delle riqualificazioni di spazi di proprietà comunale, dove potranno essere coinvolti anche Enti del Terzo settore per favorire uno sviluppo di spazi e attività sul lungo periodo. Sono previste delle linee di finanziamento del PNRR a fondo perduto destinate in modo specifico all’imprenditoria femminile, rispetto alle quali il Comune porrà una particolare attenzione. Riguardano i campi dell’industria, dell’artigianato, dei prodotti agricoli, del commercio, del turismo. Infine è necessario favorire investimenti sull’impresa culturale e turistica, sull’area tecnologica/digitale (Smart city) e utilizzando le linee di finanziamento della transizione ecologica, con proposte e ideazioni specie di giovani delle due città e in un’ottica di area vasta.
Logistica

Gorizia gode della presenza di un aeroporto e di un autoporto a ridosso di un sistema portuale di rilievo, e di una posizione baricentrica in un territorio dalle grandi potenzialità turistiche. Considerata la gestione fallimentare dell’aeroporto, la fatiscenza delle strutture, l’assenza di collegamenti con la città e il territorio, va completamente ripensata una strategia di rilancio. Grazie ai due raccordi, di cui è prevista la realizzazione per rendere più funzionale il Nodo ferroviario goriziano (le cosiddette “lunette”), Gorizia, Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba saranno strettamente connesse con le reti ferroviarie italiana e slovena e miglioreranno le loro capacità di collegamento con i Paesi di appartenenza e l’Europa Centro Orientale. Ne beneficerà in particolare l’Interporto SDAG, potendo potenziare i propri servizi intermodali gomma/rotaia. Rafforzare il Polo Logistico goriziano, rappresentato dal Nodo ferroviario e dalla SDAG, che può anche contare su una efficiente rete stradale e autostradale e sull’Aeroporto di Merna, il cui concorso allo sviluppo di Gorizia sul piano economico, ed in particolare turistico, attende ancora di essere concretamente valorizzato. SDAG è polo logistico agroalimentare da potenziare, del quale è previsto il rafforzamento dei presidi di igiene, salute e sicurezza alimentare, con l’ampliamento della gamma dei servizi offerti, il potenziamento della funzione Logistica e di ecosostenibilità; previsto lo sviluppo del sistema di informatizzazione dei magazzini, il potenziamento del Terminal Intermodale con la realizzazione di opere complementari all’investimento della Lunetta italiana in capo a RFI; accordi manutenzione dei carri ferroviari. Occorre integrare sul piano funzionale la piattaforma logistica goriziana, a cominciare dalla SDAG, con il sistema portuale dell’Alto Adriatico, per sviluppare attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti, sfruttando a pieno le potenzialità dell’asse autostradale Villesse-Lubiana.
Utilizzare i vantaggi della ZLSR

La Zona Logistica Semplificata «rafforzata» (ZLSR), uno strumento previsto dalla normativa nazionale che consente di perimetrare zone con una semplificazione burocratica e una fiscalità di vantaggio per gli investimenti produttivi, è una opportunità da non perdere e il comune di Gorizia deve avere un attivo ruolo nella definizione della proposta e nel sostegno del progetto. Utilizzare massicciamente le leve della fiscalità locale – in particolar modo TARI, TOSAP, IMU, canone unico, contributi di costruzione – servirà ad introdurre una fiscalità di vantaggio per le nuove iniziative economiche, anche individuando specifiche aree della città a regime ultra-agevolato, come potrebbero essere quelle vie cittadine caratterizzate da una forte incidenza di locali commerciali chiusi. È necessario un Piano per le aree industriali di Gorizia realizzato in concorso con il Consorzio di Sviluppo Economico Isontino – cui l’ex Consorzio industriale di Gorizia è stato conferito senza la definizione di un programma di sviluppo — che preveda collaborazioni con il mondo della ricerca scientifica e tecnologica, con l’Autorità di Sistema Portuale Adriatico Orientale e con i privati al fine di favorire nuovi investimenti e lo stabilirsi di attività economiche ad alto valore aggiunto. L’area industriale goriziana deve diventare un parco ecologico industriale APEA (Area produttiva ecologicamente attrezzata) prevista come opportunità per l’efficientamento delle risorse produttive e l’ottimizzazione delle attività proprie di ogni impresa installata: questo aspetto è fondamentale anche per cogliere le nuove priorità della programmazione europea. La normativa per il carburante agevolato a fasce per i residenti deve essere rivista per sostenere effettivamente le aree prossime al confine, sul modello della normativa dell’Alto Adige.
Sosteniamo la liberalizzazione del transito autostradale Villesse-Lisert (in particolare per i mezzi aziendali) al fine di favorire la mobilità di merci e servizi nel territorio giuliano.
Industria del Cinema

Gorizia può rappresentare un ruolo importante in Regione e in Italia rispetto al cinema e i nuovi media, con il DAMS cinema, il Palazzo del Cinema, il Premio Amidei, la Mediateca regionale. Occorre potenziare i corsi dedicati negli Istituti Superiori già esistenti, e prevederne altri nuovi può essere una linea di sviluppo di competenze e di lavoro. Riteniamo importante la creazione di nuove strutture di supporto per incentivare l’insediamento e gli investimenti in questo settore, come ad esempio riqualificare e ristrutturare a questo scopo aree industriali dismesse di cui non sia previsto il rilancio, che potrebbero essere destinate a teatri, spazi per set e scenografie, ecc.
Il ruolo del Comune di Gorizia

Il Comune di Gorizia è la seconda entità sul territorio comunale per numero di dipendenti, dopo l’Azienda Sanitaria, e sicuramente il primo come numero di competenze. È quindi assolutamente strategico anche in funzione di rilancio dell’economia e del lavoro. L’età media del personale dipendente supera i 45 anni. È necessario assumere giovani, che permettano un ricambio generazionale. Inoltre il Comune di Gorizia potrà e dovrà dare il suo contributo alla crisi del lavoro mediante l’assunzione di personale, preferibilmente di livello non dirigenziale, fino ai limiti imposti dalla Legge. Deve altresì essere operata un’attenta scelta dei settori da potenziare, che devono essere strategici per il rilancio della città. Infine il patrimonio immobiliare comunale necessita di manutenzione (massiva, sistematica, diffusa). Dopo decenni di vana attesa di investitori che risollevino le sorti dell’imprenditoria e dell’occupazione a Gorizia, è ora necessario lavorare per costruire un tessuto sociale capace di riconoscere al suo interno le risorse e le capacità per un rilancio delle attività produttive. In quest’ottica il ruolo del Comune di Gorizia può essere importantissimo. Privilegiare la co-programmazione e la co-progettazione con i privati di progetti innovativi per la gestione dei servizi ai cittadini. L’Ente deve porsi come soggetto motore del lavoro nella città, anche attraverso l’organizzazione di formazione e riqualificazione dei giovani e dei lavoratori disoccupati, affinché questi possano auto-organizzarsi, e costituire soggetti partner dell’Ente Pubblico. Il Comune di Gorizia deve assumere un ruolo di coordinamento, anche attraverso la promozione di tavoli tecnici e di forme di democrazia partecipativa oltre all’istituzione di uffici e sportelli che possano informare e supportare i cittadini nella realizzazione dei propri progetti lavorativi e imprenditoriali. L’obiettivo di queste azioni è creare lavoratori coscienti del ruolo che possono avere nello svolgere servizi essenziali per i cittadini goriziani (pensiamo alla gestione delle mense scolastiche, degli asili nido, delle case di riposo, ma anche dei lavori di manutenzione e di messa in sicurezza degli edifici scolastici e in genere degli edifici e degli spazi pubblici), e a cui possa essere assicurata stabilità lavorativa per alcuni decenni.
Sostenere il commercio

Il progetto del futuro di Gorizia deve prevedere, finalmente, una pianificazione delle attività commerciali, che sia di ampio respiro (con una prospettiva pluriennale e non più solo mensile) e coordinata con gli altri settori, primo tra tutti la viabilità. In questo modo lo sviluppo delle realtà commerciali potrà essere veramente concreto e perseguire scelte consapevoli fatte dai tavoli di confronto tra enti, cittadini e parti sociali, sulla base di un progetto non limitato alla singola via o piazza, ma davvero di e per Gorizia.
Data l’attuale situazione generale del commercio, caratterizzato in Friuli Venezia Giulia da un’eccessiva presenza di centri commerciali sul territorio regionale, il fine principale dell’azione dell’Ente Locale deve essere volto ad incentivare l’insediamento di esercizi commerciali di qualità, utilizzando la leva fiscale e fondi mirati (sull’esempio del Progetto PISUS).
L’approvazione di un Piano del Commercio come necessario strumento per dare vitalità al settore principe dell’economia cittadina, ma anche per dare un quadro certo all’iniziativa privata, stimolandone gli investimenti e avendo come obiettivo la rivitalizzazione del centro storico e la sua attrattività verso una clientela extra-cittadina e transfrontaliera, e una più armonica diffusione delle attività commerciali sul territorio, nell’ottica di favorire la presenza di esercizi di prossimità – anche in considerazione dell’invecchiamento della popolazione e del favorire la mobilità ciclabile e pedonale – secondo l’approccio della città dei 15 minuti. L’aggregazione tra esercenti unita a incentivi all’apertura di attività può stimolare la rinascita di intere aree della città spingendo imprenditori del settore alberghiero a investire su Gorizia. Puntare sul concetto di Centro commerciale naturale, favorendo l’associazione e la collaborazione fra i commercianti, in particolare nelle iniziative di marketing e di attrazione dei consumatori dal territorio circostante. Il tessuto commerciale cittadino va rilanciato a partire dalle aree centrali (C.so Italia, C.so Verdi) per una “via dello shopping” che possa impegnare un turista per una mattinata o per una serata, senza dimenticare i rioni, dove le attività commerciali svolgono anche un ruolo sociale.
L’antico polo commerciale che fa capo al mercato coperto, che peraltro vanta una pregevole architettura, e al mercato all’ingrosso, che rappresenta una delle aree di peggior degrado nel centro della città, necessita di una ristrutturazione non più rinviabile nell’ottica di una rivisitazione del suo ruolo di traino del commercio.
Prendendo esempio dalle ristrutturazioni che si possono vedere in decine di città europee, il mercato coperto potrebbe diventare un centro non solo di vendita dei prodotti delle aziende agricole del territorio, ma anche sede di attività di somministrazione: le due tipologie potrebbero diventare vicendevolmente trainanti.
Devono essere valorizzati e sostenuti la nascita e lo sviluppo di nuove iniziative nel campo del turismo eno gastronomico. La bellezza del territorio, la ricca tradizione storica e culturale e la posizione tra mare e montagna devono sostenere queste attività. Proponiamo l’istituzione di un riconoscimento del Comune per le osterie tipiche e per i prodotti tipici di nicchia. Prevediamo la promozione del contesto cittadino per la valorizzazione del settore del commercio di Gorizia individuando asset strategici (Mercato Coperto, Valletta del Corno, Parco Coronini, Parco Isonzo, Piazza Vittoria, Castello, Castagnavizza, San Rocco…) in un ideale percorso di simboli anche turistici della città. P.zza Sant’Antonio, via Rastello, P.zza Vittoria, Piazza della Transalpina: il cuore storico di Gorizia come circuito enogastronomico per vivacizzare la città esaltando le eccellenze del Territorio.
Vanno perseguite tutte le possibilità di rilancio economico attraverso la promozione di attività del terziario avanzato, favorendo le nuove idee e valorizzando le iniziative dei giovani.
Le varie proposte culturali oltre ad ogni tipo di iniziativa volta ad attirare l’attenzione dei visitatori da altri paesi vanno promosse e sostenute. L’occasione offerta dal 2025 deve essere sfruttata per creare attività che abbiano una durata negli anni successivi.
È necessario infine il sostegno, assieme alle realtà associative culturali, sportive e ricreative, a eventi e manifestazioni che, attraverso la programmazione del Comune possano costituire un volano per lo sviluppo delle realtà goriziane.
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